FORD B - MAX
Vi scriviamo subito quello che non abbiamo fatto con Ford B-Max: non ci siamo tuffati attraverso le portiere, non l’abbiamo appesa a novanta gradi, non l’abbiamo portata in piscina. Però l’abbiamo caricata all’inverosimile, abbiamo agganciato e sganciato seggiolini per bambini, abbiamo fatto un viaggio in cinque e sfruttato l’apertura particolare delle portiere posteriori.Molto della differenza di Ford B-Max rispetto alle vetture che proviamo tutti i giorni sta proprio qui: nell’apertura delle portiere posteriori: che non si aprono normalmente, ma che scorrono sulla carrozzeria proprio come accade ai veicoli commerciali o alle grandi vetture come Lancia Voyager.Insolito trovare questo tipo di soluzione su una vettura da poco più di quattro metri di lunghezza, uno e settantacinque di larghezza e uno e sessanta di altezza, ma Ford ci viene incontro dandoci la possibilità di sfruttare in maniera intelligente questa modalità.Come? Il fissaggio dei seggiolini per i più piccoli sono per esempio un’operazione che diventa molto meno onerosa grazie alla mancanza del montante centrale tra la fila anteriore e quella posteriore dei sedili. E ancora, il caricamento di oggetti ingombranti diventa molto più comodo, così come l’abbattimento dei sedili fino a quello del passeggero per lo stivaggio di carichi lunghi.Non stiamo certo suggerendo di convertire Ford B-Max a veicolo commerciale, ma di fondo rimane la classe multi-utilizzo di questo veicolo, che proviamo in versione Titanium con motore turbo diesel common rail da 1.6 litri e 95 cavalli.Nella nostra versione, che arriva a sfiorare con gli optional i 24.000 euro (base da 18.000), abbiamo innumerevoli soluzioni tecnologiche a nostra disposizione, prima tra tutte la presenza del Sync, che si aggiunge all’Active City Stop, all’assistente di partenza in salita ecc.Con 215 Nm di coppia, Ford B-Max non ha molta spinta dalla sua parte, e anzi presenta ai bassi regimi una certa rumorosità che non ci saremmo aspettati. In più, anche l’insonorizzazione non ci soddisfa in pieno, perché i fruscii aerodinamici entrano nell’abitacolo più del dovuto quando la velocità aumenta (niente di grave, comunque).Il comfort di bordo è assicurato dalle sospensioni tarate su un’utilizzo soft della vettura, che non è certo pensata per essere guidata in modalità sportiva. Adatta soprattutto alle famiglie, garantisce un semplice utilizzo grazie allo sterzo con assisteza elettrica variabile.Il cambio meccanico, a cinque rapporti, funziona senza imprecisioni o impuntamenti ma la frizione è leggermente più pesante di quanto ci saremmo aspettati (anche qui, però, nulla di trascendentale). Nella guida di tutti i giorni, Ford B-Max si distingue per l’elevata autonomia rispetto al consumo di carburante: in generale con un litro di gasolio riusciamo a fare oltre 18 chilometri nel percorso misto, una cifra che addirittura aumenta quando lasciamo la città per distrarci un po’ nella guida meno caotica dell’autostrada.Da segnalare anche che gli spazi di frenata di Ford B-Max sono davvero ridotti, tanto che anche noi siamo rimasti sorpresi dei pochi metri nei quali siamo riusciti a fermarci (ed entrano anche gli hazard). In città, in caso di disattenzione ad aiutarci c’è l’Active City Stop di cui abbiamo già visto il funzionamento su Ford Focus, ma non è questo l’unico tassello tecnologico messo sul piatto dalla casa americana.Anche a bordo di Ford B-Max, infatti, è stato inserito il Sync, che tra le altre possibilità ci permette la chiamata automatica d’emergenza in caso di necessità, anche all’estero, nella lingua del Paese in cui siamo. Il DNA di Ford a bordo è riconoscibile, oltre che per la presenza del Sync, per il design della plancia e per i sedili in tessuto che non sono molto contenitivi ma che hanno una buona fattura.In più, quelli anteriori hanno rispetto ai sedili delle vetture canoniche la cintura di sicurezza integrata. Nessun problema per i più bassi, qualche ricarico di troppo sulle spalle per chi invece supera il metro e ottantacinque di altezza.Il climatizzatore, pur essendo potente, ha il demerito di gelarci prima di iniziare a riscaldare (forse troppo) e arrivare alla temperatura richiesta, mentre il parabrezza, che ci consente un’ampia panoramica di ciò che ci circonda in una posizione di guida sviluppata in altezza, è denso di microresistenze utili a togliere in breve tempo l’appannamento del parabrezza.Il neo di questo sistema è che di notte, e con la luce solare diretta, le stesse microresistenze possono dare un qualche fastidio. La luminosità nell’abitacolo è garantita dal tettuccio panoramico che ha però le tendine parasole manuali, mentre la visibilità è assicurata anche al posteriore dove però la comoda telecamera, attivata all’inserimento della retromarcia, ci permetterà di contare sulle linee guida e di attivare modalità di zoom a tre step.L’infotainment qui disponibile è griffato per la musica da Sony, che fornisce bassi potenti ma alti distorti ai volumi più elevati. Tante le possibilità di ascolto della musica, tramite l’ingresso USB, l’AUX, e anche lo streaming audio dal nostro smartphone. In più, i comandi vocali sono eccezionali, perché viene compreso il nostro comando anche se non perfetto.E’ una delle tante qualità di Ford B-Max, che viene proposta a un prezzo forse non così economico ma che ci toglie molti problemi in fase di carico, anche nell’ampio bagagliaio, che è dotato pure di un pozzetto inferiore. Peccato per l’assenza del navigatore satellitare integrato, e per un motore che avremmo voluto più silenzioso e con una qualche spinta in più.Da citare però c’è la grande attenzione all’ambiente, con il Common Rail che si ferma a 104 grammi di CO2 per chilometro percorso, e l’interfaccia EcoMode, che ci dà suggerimenti (e voti) sui cambi di marcia, sull’anticipo da avere per determinare un risparmio nell’uso del carburante, e sul mantenimento costante della velocità.Stando attenti a tutto, potremo riuscire a superare lo sbarramento dei 18 chilometri percorsi con un litro. Ed è un dato non da poco, anche su questa Ford B-Max.
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